Caro Signor Mughini, le scrive LA MARATONA!

CARO SIGNOR MUGHINI

LE SCRIVE LA MARATONA


Caro signor Mughini,
da persona navigata quale lei è, al momento di vergare il suo scritto sulla Maratona di Roma, sapeva perfettamente che si sarebbe attirato l’elogio dei più; quelli alla cui pancia mira ogni giorno quest’Italia popolare e litigiosa, popolana e pigra che – quando ci vede passare – ridacchia divertita addentando il proprio cornetto con la nutella e commentando il più classico dei “ma chi glielo fa fare”... salvo poi prenotare la prossima visita dal dietologo!!

Era sicuramente consapevole anche del fatto che qualcuno avrebbe trovato il tempo di risponderle, cercando di spiegare a chi sa già perfettamente quali siano i meriti di una maratona per una città come Roma, i pregi di una manifestazione di livello internazionale, la profonda differenza che passa tra un evento come questo e una qualsiasi partita di pallone di qualsiasi serie professionistica e non…

Ma tant’è… facciamo finta che lei a tutte queste cose non abbia pensate… e stiamo al suo gioco.

Buongiorno signor Mughini… chi le scrive è… La Maratona!
Ebbene si, sono la Maratona e – come mi è consueto – invece di risponderle in modo offensivo o irritato, farò quello che più mi si addice: cercherò di farmi conoscere da lei con gentilezza ed eleganza.
Per mia inclinazione personale, infatti, sono portata ad essere leggera (non per nulla parliamo di atletica) ma decisamente “tosta”… non mi fermano certo le giornate di pioggia incessante, i sampietrini viscidi, le salite o le pozze d’acqua.
Non mi fermano nemmeno le persone maleducate che dopo aver percorso 40 chilometri mi attraversano la strada incuranti delle transenne e del fatto che sono talmente stanca che basterebbe un piccolo urto per farmi crollare a terra.
Con gentilezza e con costanza io avanzo fino al traguardo.
Peraltro quel traguardo me lo sono sognato per mesi, durante i duri allenamenti svolti ad orari assurdi (alle 5 di mattina mentre pioveva quest’inverno o quando c’era il ghiaccio a terra) e non perché il mio mister fosse un sadico.. perché io il mister non ce l’ho… io semmai ho un capo ufficio, ho dei bambini da portare a scuola la mattina e quindi quell’orario strano per allenarmi è l’unico buco della giornata possibile.
Il mio campione è un certo Giorgio Calcaterra che lei nemmeno conoscerà (sempre fingendo di credere alla sua ignoranza): un uomo vero che nonostante abbia trionfato in campionati mondiali di ultra distanze, continua a svolgere la propria onesta professione di tassista.
Io sono la Maratona e le posso assicurare che tutti i miei appassionati sono persone semplici ma con un sogno: quello di migliorare la propria prestazione, il proprio fisico, la propria mente, attraverso un’attività che non ti dà nulla dal punto di vista economico, ma che ti riempie di gratificazioni da quello morale.
Certo, sono consapevole del fatto che questo ragionamento al giorno d’oggi possa apparire sciocco.
Il campione di un qualsiasi altro sport di massa è famoso, ricco, in genere viziato e bizzoso. Il prototipo del mio primatista mondiale, invece, è schivo, timido, non certo ricco e sovente, semisconosciuto.
Ha mai sentito parlare di risse tra maratoneti o tra spettatori? Quanti casi di doping ci sono stati tra i maratoneti?
Lei parla della “farsa di far trotterellare in pantaloncini corti e cappellino qualche giovanotto e qualche italiano stagionato che non vuole arrendersi”…
Quanta superficialità in una frase sola! A parte il fatto che per trotterellare per 42 chilometri e 195 metri ci vuole un gran fisico, ma poi probabilmente le sfugge che domenica mattina, sotto quella pioggia incessante, non eravamo pochi giovanotti sparuti, ma circa centomila appassionati allegri, gioiosi, vivaci e pacifici.
Le sovvengono alla mente le immagini recenti di gare calcistiche che hanno bloccato la città e scatenato guerriglie tra opposte tifoserie? Le scene da film di lacrimogeni e monumenti deturpati? Tifosi ubriachi e violenti?
No? Quelle le ha dimenticate? Quella sera non doveva andare a prendere il treno?
Le “canaglie” (come le ha gentilmente chiamate lei) sarebbero i miei cari Maratoneti?
E non è nemmeno il caso di soffermarci sul fatto che quasi il 50% degli iscritti alla Maratona di Roma provenisse da paesi stranieri. L’indotto di questo tipo di turismo che, in genere, è formato di famiglie o gruppi di appassionati che anela a correre attraverso i monumenti e le vestigia storiche della città più bella del mondo, è sicuramente un apporto economico di gran rilievo che, però, evidentemente a lei non interessa perché preferirebbe rinchiudere tutti in un cortile a fargli fare “non so quante volte il giro”…
Certo i maratoneti stranieri farebbero la fila sapendo che finalmente la Maratona di Roma si correrà nel parcheggio dell’IKEA!!!
Suvvia, veramente lei pensa che Roma organizzi la propria maratona, una tra le più partecipate d’Europa, per scimmiottare quella di New York?
Sa cosa le dico? Che se anche fosse così, per una volta nella vita l’Italia avrebbe scelto di far propria una cosa buona dalla tanto vituperata esterofilia da cui è afflitta.
Per non tediarla oltre e, in tutta sincerità, per non perdere altro tempo a far finta che lei tutte queste cose non le sapesse già, la invito a partecipare ad una delle prossime manifestazioni organizzate dai miei appassionati.
Una qualsiasi, di livello nazionale o locale, anche quelle più piccole organizzate dai comitati di quartiere.
Venga a respirare l’aria PULITA di un incontro tra amici, venga a mangiarsi un dolcetto preparato dalle nostre ATLETE la sera prima della gara, venga a bersi un the caldo, venga a conoscere i ragazzi ed i vecchietti che da una vita “trotterellano” e magari a settant’anni hanno un cuore che purtroppo, lei, ancora può soltanto immaginare.
Con molta cordialità

Per “La Maratona”… Giampaolo Salulini 

Commenti

  1. Come dirlo meglio di così?

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  2. Ma lascia perdere quel Mughini, che t'aspetti da uno juventino? Son dei beceri...;)

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  3. chapeau! dopo pippo baudo qualche anno fa ora mughini...corsi e ricorsi di idioti

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  4. Francesco cosi' non hai offeso solo mughini dicendo che t'aspetti da uno juventino? Son dei beceri.
    Credo che te dell atletica ti importa poco ma hai trovato solo l occasione x dire la tua vabbò contento te. grandioso Giampaolo Salulini bellissima risposta per uno che vede solo il calcio e quei viziati che tirono calci ad una palla viva l atleticaaaaaaaaaaaa

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  5. Signora maratona mi sono imbattuto nel suo scritto e devo dirle che la condivido molto volentieri. A presto.

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  6. Complimenti per la risposta civile e cortese com'e' nello stile di chi crede in uno sport PULITO E NON VIOLENTO

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  7. un deficiente come Mughini cosa poteva dire? PS: l'imbecillità non appartiene ad un colore, nè alla politica, nè alla religione, nè alla tifoseria, nè al sesso.... un imbecille è SOLO un IMBECILLE ed è talmente imbecille da, ovviamente, non accorgersene....

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  8. EI !!!!!!!!! Mi stupisci sempre di piu' !!!!!!!! BRAVO !!!!!!!! Anzi anche molto " SIGNORE " !!!!! Luisa Bargero

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  9. Brava! Lodi lodi le parole fanno più male delle mazzate... Poi chi lo toccherebbe quel gobbaccio brutto ahahah

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  10. e se penso che Mughini con tutto il suo bagaglio di ignoranza è pagato per andare in tv a dire delle cose che sento tutti i giorni in tutti i bar....cmq complimenti per l'elegante risposta! Grande!

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  11. purtroppo molti non sanno cosa scrisse il nostro 40 anni fa (in altro ambito) e con più funeste conclusioni (aihmè)

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  12. Come diceva Arcelli, ciò che muove i critici della corsa a deridere o irritarsi nei confronti dei corridori è l'invidia.

    Quanto alla risposta data all'invidioso, mi chiedo perchè i dolcetti li debbano preparare lE atletE. Anche nell'ambiente della corsa, le donne (anche quando atletE) son coloro che svolgono le faccende domestiche per gli atletI uomini?

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    1. Ciao!! Ma noooo i dolcetti li preparano atleti ed atlete indifferentemente!! Peraltro io sono la prova vivente, vista la passione che anima il mio blog!! Un caro saluo
      Giampaolo

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  13. bravo. e ho detto tutto (totò docet)

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  14. Complimenti Giampaolo! Per come e cosa scrivi, per come cucini e come atleta!

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  15. sei un mito ma lui è un idiota!!!!

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